EFFETTI SULLA SALUTE

Nell'agosto del 2007 in Emilia-Romagna sono stati notificati i primi casi di trasmissione del virus della Chikungunya da parte della Zanzara Tigre. E’ la prima volta che questa malattia caratterizzata da febbre acuta ha origine autoctona in Europa. L´infezione non si trasmette per contatto diretto tra uomo e uomo né per via aerea, ma solo tramite punture da parte di zanzare infette.

La prima epidemia nota, nel mondo, risale al 1952 in Tanzania, anche se già nel 1779 è stata descritta un’epidemia in Indonesia attribuibile forse allo stesso agente virale. A partire dagli anni Cinquanta, varie epidemie di Chikungunya si sono verificate in Asia e in Africa.

Il virus responsabile della Chikungunya appartiene alla famiglia delle togaviridae, del genere degli alphavirus. Oltre a questo, sono altri 6 gli arbovirus presenti nel Bacino del Mediterraneo  che potrebbero eventualmente essere trasmessi dalla zanzara. Tra questi  alcuni virus della famiglia dei Togaviridae il West Nile virus e il virus della meningoencefalite turco-israeliana, e altri della famiglia dei Bunvaviridae.

Il virus viene trasmesso dalle zanzare del genere Aedes, come Aedes aegypti e Aedes albopictus, la Zanzara Tigre, che nelle zone tropicali e in numerose zone dell’Asia è vettore di diverse malattie virali, in particolare quelle causate da arbovirus, tra cui la Dengue, la febbre gialla e alcune encefaliti. Negli Stati Uniti, dove è presente da metà anni ’80, la Zanzara Tigre può trasmettere i virus Potosi e Eastern Equine Encephalitis.

Uno dei danni maggiori sino ad ora associati alla Zanzara Tigre, in ogni caso, è il suo impatto sulle abitudini di vita della popolazione. Si tratta infatti di un insetto molto aggressivo, che punge soprattutto nelle ore più fresche della giornata, al mattino presto e al tramonto. Le punture di Aedes albopictus procurano gonfiori e irritazioni persistenti, pruriginosi o emorragici, e spesso anche dolorosi. Nelle persone particolarmente sensibili, un elevato numero di punture può dare luogo a risposte allergiche che richiedono attenzione medica. La sua presenza in numerosi focolai può arrivare quindi a modificare le abitudini delle persone rendendo difficile ai bambini e agli anziani la vita all’aperto nelle ore fresche della giornata, proprio quelle più piacevoli durante la stagione calda.

La presenza della Chikungunya in Emilia-Romagna è al momento controllata attraverso una capillare campagna di disinfestazione della Zanzara Tigre, unica misura efficace per ridurre il rischio di diffusione della malattia. Al tempo stesso, un adeguato uso di repellenti, reperibili in farmacia e da utilizzare seguendo le indicazioni, può ridurre il rischio di punture e quindi di infezioni da Chikungunya. 
Progetto zanzara. Informazioni utili per combattere la zanzara tigre. È una iniziativa di Sanif Srl