I
PERICOLI La chikungunya è una malattia virale caratterizzata da
febbre acuta e trasmessa dalla puntura di zanzare infette. SINTOMI E QUADRO CLINICO Dopo un periodo di incubazione di 3-12 giorni, si manifesta una sintomatologia simil-influenzale che include febbre alta, brividi, cefalea, nausea, vomito e soprattutto importanti artralgie (da cui deriva il nome chikungunya, che in lingua swahili significa "ciò che curva" o "contorce"), tali da limitare molto i movimenti dei pazienti che quindi tendono a rimanere assolutamente immobili e assumere posizioni antalgiche. Si può sviluppare anche un esantema maculopapulare pruriginoso. Il tutto si risolve spontaneamente, in genere in pochi giorni, ma i dolori articolari possono persistere anche per mesi. Le complicanze più gravi sono rare e possono essere di natura emorragica (ma non in modo così grave come nella dengue) entro 3-5 giorni, o neurologica, soprattutto nei bambini. In rarissimi casi la chikungunya può essere fatale, più che altro in soggetti anziani con sottostanti patologie di base. VETTORI E AGENTE RESPONSABILE Il virus responsabile della chikungunya appartiene alla famiglia delle togaviridae, del genere degli alphavirus. È trasmesso dalle zanzare del genere Aedes, come Aedes aegypti (la stessa che trasmette la febbre gialla e la dengue) ed è presente soprattutto in zone rurali, mentre è raro o addirittura assente in vicinanza dei centri abitati. Un altro importante vettore è Aedes albopictus, comunemente chiamata zanzara tigre, che è anche presente nei centri abitati del nostro paese. Questa zanzara è considerata il vettore che ha determinato la diffusione di questo virus nelle isole dell’area indiana. Inoltre anche varie specie del genere culex, sono state indicate come potenziali vettori per questo agente virale. DIAGNOSI Nel dipartimento Malattie infettive, parassitarie e immunomediate (Mipi) dell'Iss è attivo un Centro di riferimento dell’Oms per la ricerca sugli arbovirus e sulle febbri emorragiche virali. Una delle attività del centro è effettuare diagnosi nei casi sospetti di malattie da virus trasmessi da artropodi e da roditori, sia importate sia autoctone. Le più importanti malattie di importazione prese in considerazione sono: dengue, chikungunya, febbre gialla, West Nile, encefalite giapponese e quelle causate da hantavirus. I metodi diagnostici sono sierologici e molecolari. Per informazioni, è possibile rivolgersi a info@zanzaratigre.org. PREVENZIONE E CONSIGLI PER I VIAGGIATORI La prevenzione della malattia consiste innanzitutto dell’impedire o ridurre al minimo le punture delle zanzare. Sarà utile quindi per coloro che intendano recarsi in zone epidemiche seguire le precauzioni generali per difendersi dalle punture delle zanzare:
Infine, è importante ricordare che alcune zanzare vettori di questa malattia non sono attive solo al buio, nelle ore serali, ma anche durante il giorno. In caso di
febbre di qualsiasi natura, soprattutto se accompagnata da dolori articolari,
si raccomanda ai viaggiatori di rientro da un viaggio in una zona in cui è
presente la malattia di segnalare al proprio medico, o alla struttura ospedaliera
a cui si sono rivolti, i Paesi in cui si sono recati. | |
Progetto zanzara. Informazioni utili per combattere la zanzara tigre. È una iniziativa di Sanif Srl |