LE INFESTAZIONI ANNUALI

Alle nostre latitudini il periodo favorevole allo sviluppo della specie va da aprile a  ottobre. Questo periodo può naturalmente variare a seconda delle temperature annuali, della zona (urbana, rurale, marittima o collinare) e del microhabitat (dimensione e volume del focolaio, grado di insolazione, ecc). La massima densità numerica della popolazione adulta si osserva generalmente tra metà agosto e metà settembre.

Il fastidio provocato dalle zanzare è proporzionale alla densità degli insetti, quando la popolazione ne avverte la presenza, la colonia è già saldamente radicata nel territorio.

SITI A RISCHIO DI INFESTAZIONE

Una ricerca svolta all’interno del ‘Progetto regionale per una strategia integrata di lotta alla Zanzara Tigre’ della Regione Emilia-Romagna ha contribuito a chiarire quali siano i luoghi maggiormente a rischio per lo sviluppo dei focolai di Zanzara Tigre. Lo studio, ha permesso di rilevare presenze massicce di Zanzara Tigre anche in zone assolate e prive di verde.

Secondo questa ricerca, i siti maggiormente a rischio di infestazione sono:
• abitazioni con esterno (inteso come cortile o giardino)
• parchi (giardini e spazi verdi di ampie dimensioni)
• vivai (inseriti in ambienti urbani)
• piazzali con o senza verde (parcheggi privati ad uso pubblico, zone di carico scarico all’interno delle aree produttive, ecc.)

La ricerca ha contribuito a mettere in evidenza il fatto che le aree private, contribuiscono in modo determinante alla colonizzazione e all’insediamento della Zanzara Tigre. Anche quando i trattamenti pubblici sono svolti con regolarità e in modo accurato, non è possibile svolgere una efficace azione di lotta senza il contributo attivo dei cittadini al trattamento delle aree private a rischio di infestazione.

Scarica la versione integrale dello studio: “Caratteristiche degli ambienti e presenza di zanzara tigre: indagine sui diversi ambiti insediativi nel territorio urbano” di Claudio Venturelli, Dip.to di Sanità Pubblica di Cesena e Federico Maggioli Dip.to di Scienze Biomediche Comparate Fac. Med. Veterinaria di Teramo

EVOLUZIONE DELL’INFESTAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA

I primi rinvenimenti di Zanzara Tigre in regione risalgono al 1994, associati a un grosso deposito di pneumatici usati importati da un’azienda in rapporti commerciali con paesi extraeuropei, tra i quali gli Usa e il Giappone.

Inizialmente i Comuni interessati sono stati una decina, ma nel decennio successivo Aedes albopictus ha coinvolto progressivamente tutte le città capoluogo e la maggior parte dei comuni di pianura e bassa collina di ogni provincia.

A partire dalla stagione estiva 2003, Zanzara Tigre è stata massicciamente rilevata in tutti i comuni, compresi quelli della costa, comportando livelli elevati di disagio per la popolazione. In molti casi, l’infestazione ha colto impreparate molte amministrazioni, soprattutto quelle che non avevano avuto in passato problemi con altre specie di zanzare. In base al monitoraggio effettuato con ovitrappole nei centri abitati di Forlì, Rimini e Ravenna, si è dedotto che le popolazioni di Aedes in Romagna sono ancora in fase di espansione.

La ricerca si è svolta a campione, e le aree scelte includevano soprattutto abitazioni con esterno (cortili, giardini, parchi, vivai, piazzali esterni), che costituivano il 70% dei casi. 
 
Aree a rischio si sono però rivelati anche i piazzali e i parcheggi assolati. Tutti quelli ispezionati presentavano infatti tombini e punti di scolo infestati da focolai potenziali e attivi. In questo caso, il problema è che queste aree sono considerate “terra di nessuno” e non è quindi chiaro a chi spetti il trattamento, essendo aree private ad uso pubblico.

Altri luoghi a rischio di infestazione sono i condomini, per i quali è difficile individuare un referente al quale fornire suggerimenti per lo svolgimento delle normali azioni di contenimento delle zanzare. Lo studio ha evidenziato anche una ingente presenza di raccolte d’acqua condominiali “senza padrone”.

In alcuni contesti abitativi sono stati ritrovati sottovasi con larve di Zanzara Tigre e zanzara comune fino ad un numero complessivo di 200 larve/sottovaso con diametro di 20 cm! Per questo non si possono considerare esenti da rischio neppure le abitazioni prive di cortile soprattutto se dotate di balconi con piante e sottovasi o altri recipienti dove si raccoglie anche poca acqua.
Progetto zanzara. Informazioni utili per combattere la zanzara tigre. È una iniziativa di Sanif Srl